L’Unità di Crisi della Campania annuncia il rischio della chiusura totale delle scuole

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Brutte notizie dall’Unità di Crisi della Regione Campania, che ha trasmesso questa mattina, come da programma, a tutti i Comuni i dati

sull’andamento dei contagi nelle scuole. E’ stato elaborato un sistema di grande attenzione rispetto alla problematica, lasciando in un primo step carta bianca ai sindaci in base alla territorialità. Nel caso poi di situazioni di gravità maggiore, si procederà con chiusure più estese e mirate. I dati riportati mostrano un andamento in crescendo del numero dei contagi, rilevato anche nell’ultima cabina di regia nazionale del 5 febbraio 2021, ove si riferisce anche, per la prima volta, di focolai scolastici in numero di 7. Tali dati, aggiornati alla data odierna, denotano un ulteriore significativo aumento del numero assoluto dei contagiati (9226 nell’arco della settimana 1-7 febbraio), un aumento del numero assoluto di focolai attivi (n.1914) e di nuovi focolai (n.1066). Sempre negli ultimi 7 giorni, si evidenziano n.29 focolai scolastici, 2 in ambito ospedaliero, n.1 nelle carceri, n.1 in istituto religioso. Restano elevati (circa 2000 casi di cui 9 nuovi casi non associati a catene di trasmissione note. Negativi anche i dati relativi all’andamento degli accessi ospedalieri di pazienti Covid sintomatici, con necessità di ricovero in area medica nonché in regime di terapia intensiva: all’8 febbraio si rilevano significative criticità relative al tasso di occupazione posti letto. 

“Alla luce della tendenza dei contagi che attualmente si va delineando all’esito della riapertura delle attività in presenza, nonché dell’incremento di richiesta di posti letto in regime ordinario e, soprattutto, in terapia intensiva della attuale campagna vaccinale per COVID19, si ritiene indispensabile l’adozione di nuove strategie di gestione e valutazione dei dati mediante Alert o analisi previsionali sulla base delle quali orientare le decisioni, a livello locale e con specifico riferimento alle fasce d’età maggiormente a rischio, per scongiurare l’immissione negli ambienti familiari di studenti e docenti di nuove possibilità di moltiplicazione del virus. Occorre, in altri termini, evitare ulteriori matrici di contagio, la cui presenza in ambito territoriale e scolastico modificherebbe il corso dell’infezione sul territorio regionale. In definitiva, sulla base della situazione epidemiologica rilevata sulla platea scolastica, si ritiene che le suddette nuove strategie gestionali e previsionali con relativi provvedimenti per fascia di età debbano essere adottate in quanto idonee in modo specifico a determinare un contenimento dell’infezione su più livelli, territoriale ed in settings specifici. Si condivide, pertanto, che occorra raccomandare vivamente la concreta applicazione dei criteri indicati nei singoli contesti del territorio regionale. Appare evidente che laddove tali misure in un arco temporale settimanale non dovessero sortire effetti, occorrerà valutare la adozione di misure di contenimento generalizzate”, ha scritto l’Unità di Crisi in una nota. 

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