Gli imbrattatori di muri ed i vandali dei graffiti colpiscono ancora. Stavolta è toccato alla ex chiesa dello Spirito Santo, in piazza Domenico Cirillo ad Aversa, che era recentemente tornata ai suoi splendori.
Ignoti armati di bomboletta spray hanno infatti imbrattato con disegni e ghirigori insensati una parte della facciata dello stesso storico sito durante la notte, da poco ristrutturato e riverniciato, che nelle intenzioni dell’Amministrazione Golia dovrebbe ospitare la Fondazione Domenico Cimarosa dedicata al genio musicale aversano del ‘700.
Ma a questi ennesimi atti vandalici l’assessore ai lavori pubblici nonché vicesindaco Marco Villano dice “stop” ed annuncia reazioni col pugno durissimo e “tolleranza zero”.
“Sarà bene ricordare agli imbrattatori di muri di ogni genere – esordisce l’infuriato amministratore Normanno – che il deturpamento e l’imbrattamento dei beni pubblici e monumentali costituisce reato punito Codice Penale con la pena della reclusione da uno a sei mesi o con la multa da 300 a 1.000 euro.” “Il caso della chiesa dello Spirito Santo – continua Villano – è solo l’ultimo in ordine di tempo, poiché i vandali hanno già di recente preso di mira le pareti imbiancate e gli spazi del porticato di passaggio tra piazza don Giuseppe Diana e via San Francesco ricavato dalla recentissima ristrutturazione del vecchio edificio comunale”.
“A fronte dei moltissimi sforzi economici, materiali ed umani che si stanno compiendo per ridare un minimo di decoro e vivibilità a questa città per troppo tempo abbandonata a sé stessa – sottolinea l’assessore – non è più tollerabile in alcun modo la ripetizione continua di questi atti stupidi di danneggiamento estetico della proprietà pubblica e spesso anche privata”.
“Tanto più – aggiunge Villano – che questi fenomeni diffusi di inciviltà e di illegalità non pregiudicano solo il decoro cittadino ma anche la sicurezza stradale e l’igiene ambientale, vedi il danneggiamento e la rimozione continua dei transennamenti stradali effettuati dagli uffici preposti, il trafugamento ormai sistematico dei chiusini stradali e lo sversamento o abbandono di rifiuti piccoli e grandi nelle strade e nelle aree verdi comunali”.