A Lusciano lo scenario si è quasi delineato, salvo sorprese dell’ultimo minuto in cui potrebbe uscire qualche accordo e/o apparentamento. La corsa al ballottaggio è certa per tutti anche se la Conte e la Inviti non avranno la forza di fare le liste e alla fine si aggregheranno. Chi invece non farà marcia indietro sono Marco Valentino, Salvatore Mottola e Giuseppe Mariniello. I tre candidati presenteranno ognuno 3 liste collegate al Sindaco , quindi 48 candidati per i 3 candidati a primo cittadino.
Facendo due conti, scenderanno in campo 144 candidati per 16 posti in consiglio comunale più il Sindaco. Se la Conte e la Inviti avranno la forza e si presenteranno anche loro con liste proprie, si supereranno abbondantemente i 200 papabili candidati. Poi ci sarà chi tenterà di salvarsi. Luciano Abate farà una sua lista su misura in modo che scatti solo lui sempre però che “azzecchi” il candidato Sindaco che andrà al ballottaggio e poi dovrà pure vincere lo scontro altrimenti sarà fuori gioco. Esempio: il Sindaco che vincerà al ballottaggio ne prenderà 10+1, restano alla minoranza 6 posti in consiglio comunale, i candidati a Sindaco scattano e restano i primi eletti che possono entrare e non entrare in consiglio. Facciamo un altro esempio, per far capire bene ai lettori: Abate si allea con Marco Valentino, Valentino vince e con le sue liste prende 10 consiglieri più lui stesso, 8 scattano dalla sua lista, 1 a testa dalle liste collegate. In caso di perdita di Marco Valentino, scatta Valentino e al massimo il primo eletto. Così sarà per tutti i candidati a Sindaco e in consiglio. A tutti la paura fa 90 ed ecco perché tutti si vogliono salvare e si vogliono candidare a Sindaco. Perciò anche la Inviti e Conte tenteranno il tutto per tutto di candidarsi a prime cittadine. La partita politica non è facile per nessuno, ma una cosa è certa che questo nuovo sistema elettorale riporta la politica sul territorio luscianese che manca da molti anni.