Santa Maria Capua Vetere, le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

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Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis si è recato nella mattinata odierna a Santa Maria Capua Vetere, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

Di seguito le sue parole, riportate dai colleghi di CalcioNapoli24: “Sono tifoso della città di Napoli, se non lo fossi non sarei rimasto qui per 19 anni. Personalmente lotto per privilegiare l’immagine di Napoli in tutto il mondo e per mettere sullo stesso piano il Sud con il Nord. Il Bari? Lo cederemo in caso di promozione in Serie A, ma solo a condizione che verrà gestito come opera di ingegno. Con le star avevamo 18 avvocati per stilare i contratti e ho capito come funzionava. I miei contratti con allenatori e giocatori sono simili a quelli di attori e registi. Perché la durata del contratto deve essere di 5 anni, non può essere di 8? Dopo i 2 anni il procuratore, in particolar modo il giocatore se ha cambiato agente, comincia a rompere le scatole ed a seguito della vendita c’è una grossa commissione. C’è stato un procuratore, Mino Raiola, pace all’anima sua, che prendeva 25/30/40/50 milioni di commissione. 

Per curare i bilanci delle società di calcio serve una tabula rasa. Il discorso è semplice: avete visto cosa ha fatto la FIFA negli ultimi anni, è su Netflix. Io che sono per la legalità totale sono contestato. La sconfitta con la Lazio è salutare, perché sennò si rischia di sedersi. Sarri è stato “paraculo”, ha bloccato i due terzini e poi Kvaratskhelia ha messo il pallone sul piede di Vecino che ha tirato e segnato. Tema Champions e Scudetto? Io mi auguro entrambi. Personalmente sono a favore del tempo effettivo, perché deve essere l’arbitro a decidere quanti minuti si devono recuperare?”. 

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