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“Ci sarebbe da scrivere più di un trattato sulla vita e le opere di Giacomo Gaglione, Giacomino, venerabile servo di Dio. Fondatore dell’Apostolato della Sofferenza, fu ed è ancora oggi la testimonianza di una straordinaria capacità di affrontare la vita e i suoi aspetti negativi ritenendoli finanche un dono.
Di questi tempi, è fuori tempo. Giacomino era di Capodrise ma le sue radici erano a Marcianise: ricordo ancora una rara foto dei suoi funerali, nell’anno della mia nascita, mentre il feretro passava per piazza Umberto primo tra ali di folla imponente. Ho sempre sperato, da marcianisano stupito e stordito da quella vita, nella sua beatificazione. Si sa come vanno queste cose, nella dimensione delle debolezze terrene: occorre non solo un bravo postulatore ma anche uno straordinario movimento di pressione e di preghiera. Negli ultimi anni la pratica si è arenata tra le tante analoghe in Vaticano, e di ciò sono stato molto dispiaciuto: ricordo benissimo il grande lavoro di raccordo fatto da molti marcianisani, a cominciare dal compianto Gaetano Andrisani. Sento che qualcosa finalmente si muove di nuovo. Mi ha fatto molto piacere la scelta del nuovo vescovo di Caserta, monsignor Pietro Lagnese, peraltro marcianisano per parte di madre, di voler andare a pregare sulla tomba di Giacomino Gaglione in occasione dell’anniversario della sua morte e di voler celebrare una messa in suo onore domani sera, domenica, nella chiesa di Capodrise ove è collocata la sua tomba, ora affidata alla custodia del parroco trascinatore don Giuseppe di Bernardo. In terra si tifa per i santi che sono in cielo, ma è un tifo molto particolare. Ecco, tifo anch’io sperando molto nel nuovo vescovo di Caserta e confidando che presto, anche se con ritardo, Giacomino salirà all’onore degli altari. Molti che leggono qui già conoscono il Fondatore dell’Apostolato della Sofferenza, se non direttamente almeno attraverso il racconto dei familiari. A chi non lo conosce consiglio di smanettare sul web e leggere la sua storia. Di questi tempi è una straordinaria, lenitiva lettura”. Così sui social Antonello Velardi, sindaco di Marcianise.
