Il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della provincia di Caserta, Emanuela Belcuore, si è espresso così a seguito delle misure cautelari eseguite ai danni di 52 componenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere:
“In merito ai gravi fatti di Santa Maria Capua Vetere, avvenuti poco prima la mia nomina, confido nell’operato della magistratura. In un Paese civile la figura del garante non dovrebbe proprio esistere. Non si tratta di discreditare il corpo di polizia penitenziaria. Le mele marce, però, vanno individuate e tolte dal cesto proprio a sostegno innanzitutto dei detenuti, vittime di questa che è stata definita una mattanza, dei familiari addolorati per questi orrori ma anche degli agenti penitenziari che ogni giorno onorano la propria divisa. Ricordiamo di annoverare tra i nostri principi costituzionali quelli del rifiuto del trattamento inumano e della finalità rieducativa della pena. In queste ore mi sono giunte tantissime segnalazioni da parte di familiari di persone ristrette che denunciano un vero e proprio black out dell’informazione all’interno dell’istituto penitenziario. Tv fuori uso per mancata corrente e giornali acquistati non distribuiti. Se accertate, leso il diritto all’informazione. Una pagina nera per il nostro Paese, abbiamo perso tutti. Sono sconcertata. Intanto, a difesa dei diritti dei ristretti che hanno subito tali barbarie accolgo la richiesta di aiuto fattivo dell’avv. Angelo Pisani che metterà a disposizione il suo sapere per garantire verità e giustizia”.