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Un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere, posto in isolamento poiché ritenuto dalla Polizia Penitenziaria come pericoloso, è deceduto per arresto cardiocircolatorio conseguente ad un edema polmonare acuto:
secondo quanto scritto dall’agenzia ANSA a seguito di un pestaggio l’uomo avrebbe ricevuto un gran numero di farmaci (tra cui oppiacei, neurolettici e benzodiazepine) senza controllo sanitario ed in rapida successione. Il Giudice, a seguito dei fatti dello scorso 6 aprile 2020, aveva classificato quel decesso come un suicidio, nonostante la definizione del GIP di “un’orribile mattanza”.