L’indagine e il successivo arresto di Magliocca, furono mancanti di sufficienti prove video, ciò portò alla sua assoluzione. Non solo, ebbe anche un risarcimento dallo Stato. Da quando è uscito dal carcere, Magliocca ha saputo sfruttare al meglio l’immagine di vittima del sistema giudiziario. Grazie al sostegno di tv e media di centrodestra, Magliocca ha creato un alone di intoccabilità attorno a sé.
All’interno del partito, Magliocca ha un ruolo di primo piano, appoggiato da esponenti come Martusciello e Tajani. È noto per le sue strategie di gioco con Fratelli d’Italia con Lollobrigida e in Campania palleggia con De Luca, tramite la mediazione di Zannini. All’interno del Partito Democratico ha il supporto di Graziano.
Tuttavia, un vortice di polemiche avvolge l’attuale gestione pilotata dei concorsi pubblici in provincia e le audizioni dei vincitori da parte delle forze dell’ordine. Molti osservatori e commentatori si sono lamentati del fatto che le forze dell’ordine non abbiano preso provvedimenti adeguati sui partecipanti ai concorsi palesemente pilotati .
Si vocifera che a diversi concorrenti sia stato “consigliato”, per non dire imposto ed ordinato, di non nominare una serie di personaggi, Solino, Palmiero e altri i deus ex machina di tutti i colloqui concorsuali“, nè tantomeno Zannini, Magliocca, Bosco, Caputo, Santangelo, Graziano, Cerreto, Mastroianni, De Rosa, Olghetta Diana, nonché vari sindaci, consiglieri provinciali e parlamentari ed altri esponenti istituzionali. Il motivo sarebbe che ognuno di questi personaggi che in un modo o nell’altro hanno influenzato i risultati del concorso, avrebbero chiamato i vincitori dei concorsi per “ammaestrarli” bene su quello che dovevano dire.
Di fronte a questa situazione, le forze dell’ordine devono affrontare un dilemma: i vincitori dei concorsi non parleranno mai e resteranno in silenzio a vita piuttosto che mettere a repentaglio il loro posto di lavoro, rivelando informazioni non solo potenzialmente imbarazzanti ma anche incriminanti. In questo contesto, la domanda rimane: come saranno affrontate e tirate fuori queste accuse e in che modo le autorità interverranno per risolvere questa situazione associazionistico-delinquenziale così complessa? Non ne parliamo degli appalti, CDA, incarichi, autorizzazioni, fermiamoci qua!!! Se si vuole, tutti sanno dove andare per mettere la “scopa”. Questi sono dei camorristi delinquenti con il vestito e cravatta addosso, sfruttano anche associazioni importanti per loro giochi e interessi. Non lo diciamo noi ma lo dice l’80% dei cittadini di tutta la Provincia di Caserta e il 10% degli addetti ai lavori in Campania. Percio’ ci vuole sbarra diritta in avanti, in quanto all’improvviso, si sveglia una troupe giornalistica di Report sempre se tutto non e’ gia’ in corso e viene a Caserta, il rischio e’ cosi grosso che possono essere coinvolti nomi pesanti che rischiano di saltare.
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